le foto su Minimalia

Non mi ha mai interessato fare operazioni di 'maquillage'.
Nell’immagine fotografica c’è già tutto, non bisogna aggiungere niente di ulteriore.
Il gesto estetico e formale è già compreso in quello di fotografare.

Luigi Ghirri


Pratico la fotografia da fotoamatore autodidatta.

Soggetti e luoghi ritratti in Minimalia sono colti nel loro spontaneo offrirsi allo sguardo. Nessuna ricerca di collaborazione delle persone né preparazione o alterazione delle scene riprese.

Fotografo pressoché esclusivamente con programmi manuali o semi-automatici, per conservare il controllo su almeno un parametro di scatto e limitare al minimo possibile i condizionamenti da parte della fotocamera.

Utilizzo un filtro neutro montato stabilmente a protezione dell’obiettivo e per schermare da effetti indesiderati della luce ultravioletta, nessun altro filtro né sistemi di integrazione o correzione della luce naturale.

Preferisco rinunciare a una perfetta nitidezza e leggibilità dell’immagine pur di preservare quanto più possibile la genuinità di determinate atmosfere.

Per questo evito intenzionalmente l’uso del flash e quando lo impiego, in casi eccezionali, la priorità resta quella di non snaturare la scena, lasciando che a prevalere siano comunque le condizioni di illuminazione naturale.

Nei casi, altrettanto rari, in cui decida di avvalermi di particolari funzionalità della fotocamera alla ricerca di un determinato effetto, l’intervento si esaurisce in una scelta operata in fase di scatto e l’artificiosità delle immagini così ottenute risulterà dichiaratamente esplicita e riconoscibile anche ad un occhio poco esperto.

Successivamente allo scatto non sottopongo le immagini ad alcuna manipolazione digitale, che andrebbe a contraddire l’essenza stessa della fotografia per snaturarla in altro da sé, limitandomi ai soli interventi strettamente funzionali a preservare la proprietà intellettuale delle immagini.

Peculiari tonalità e cromatismi o inconsueti giochi di luci e ombre presenti nelle immagini non sono dunque che l’esito di scelte, effettuate sempre in fase di scatto, della tipologia e della zona di rilevazione dell’esposizione, o di eventuali correzioni dell’esposizione in funzione della resa figurativa desiderata.

Reputo superfluo, oltre che fuorviante, fornire ulteriori indicazioni di natura tecnica che esulino dalle dovute precisazioni rese in tema di "etica dello scatto", relative ad esempio alla tipologia e alle caratteristiche della fotocamera impiegata o ai parametri di scatto, così come indirizzare verso particolari pubblicazioni e manualistica in materia.  

La fotografia è, innanzitutto, pensiero e visione ed è semplicemente da questa consapevolezza che occorrerebbe partire per costruire credibili rappresentazioni per immagini. Se così è, ogni enfasi sugli aspetti tecnicistici della fotografia va decisamente ridimensionata, in quanto alcun ostacolo di natura tecnica potrà risultare condizionante a tal punto da precludere di per sé il conseguimento di quel risultato o, ancor peggio, da scoraggiare ad avventurarsi nel meraviglioso mondo della fotografia.