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Luigi Ghirri


Luigi era una persona intelligente, colta, sensibile, umile. 
Aveva scelto di crescere come uomo, attraverso la fotografia.
Riteneva che l'esperienza di una vita più profonda e compiuta dovesse essere partecipata dagli altri.
Ciò che entrava nelle sue foto nasceva veramente in un momento di libertà, di liberazione dello sguardo

Giovanni Chiaramonte

Ho sempre visto Luigi così, un personaggio da fumetto travestito da Paperino, che percorreva il mondo in tutti i sensi, il più delle volte in retromarcia, con un gran sorriso sulle labbra e lo sguardo vivace dietro un paio di occhiali rotondi e opachi, attraverso i quali le immagini entravano nel suo mondo di favole.

Da parte mia provavo un’immensa tenerezza per quell’ometto malvestito e con la testa tra le nuvole, ma dotato di una malizia, un’intelligenza, una vivacità di spirito e soprattutto di un’umanità che illuminavano la mia vita e venivano, come un sole, a riscaldare e riattivare le mie origini italiane, senza mai smettere di donare loro consistenza, un legittimo senso critico e anche un po’ di autoironia.

Claude Nori - Luighi Ghirri. L'amico infinito