A lungo ho avuto un’avversione per la fotografia. Fino a trent’anni ignoravo l’uso della macchina fotografica.
A Parigi io vivevo di notte vagando per la città da Montparnasse a Montmartre, andavo a letto all’alba e mi svegliavo al tramonto.
Una profusione di immagini della mia vita notturna non cessava di sedurmi, di perseguitarmi e di ossessionarmi. Non vidi altro mezzo per afferrarle che attraverso la fotografia.