La suprema saggezza
dell’immagine fotografica consiste nel dire:
“Questa è la superficie. Pensa
adesso, o meglio intuisci, che cosa c’è di là da essa, che cosa deve essere la
realtà se questo è il suo aspetto”.
La fotografia, in quanto
scrosta i secchi involucri della visione abituale, crea un’altra maniera di
vedere: intensa e insieme lucida, partecipe e insieme distaccata; affascinata
dal particolare insignificante, dedita alla bizzarria.
Le fotografie, che in quanto tali non
possono spiegare niente, sono inviti inesauribili alla deduzione, alla speculazione
e alla fantasia.
Susan Sontag (Sulla fotografia, 1973)